Lo sapevate che dalla seconda metà del XIX secolo e fino al 1960 l'immigrazione italiana fu la più numerosa in Francia? E che, quindi, la storia dell'immigrazione italiana in Francia resta la più importante nella storia francese? No, non ci si crede, ma è così. Per un secolo gli italiani - aspiranti attori, contadini, agricoltori, commercianti, imprenditori, circensi e chi più ne ha più ne metta - hanno fatto della Francia un terreno di incontro (a volte di scontro) che ha radicalmente cambiato la storia di queste Paese. A rendere omaggio agli italiani che qui si sono trasferiti durante quel secolo ci pensa il Musée national de l'histoire de l'immigration con la mostra - di scena fino al 10 settembre - Ciao Italia! che traduce le contraddizioni specifiche di questa immigrazione mettendo in luce il rapporto degli italiani con il popolo francese. E mettendo in risalto, fra quadri, cartoline d'epoca, tocchi di design moderno e cimeli bellissimi, alcune personalità straordinarie quali Yves Montand, Serge Reggiani, Lino Ventura o ancora le famiglie Bugatti e Ponticelli che proprio in Francia trovarono terreno di accoglienza. Grazie alla mostra ci si potrà imbattere in più di 400 opere di artisti come Giovanni Boldini, Giuseppe de Nittis, Gino Severini, Renato Paresce, Filippo De Pisis, Massimo Campigli, Mario Tozzi, Alberto Magnelli, Leonardo Cremonini. Una mostra iconografica e storica che ripercorre i motivi dell'immigrazione, i luoghi in cui gli italiani hanno vissuto, di come sono stati accolti e di come nel tempo hanno influenzato i gusti e, in alcuni settori, modificato il gusto dei francesi: dall'abbigliamento al design arrivando, ovviamente, alla gastronomia. Godibilissima.