Che dire. E' bellissimo. E' sexy, spregiudicato, glamour, con musica da urlo, jazz potentissimo suonato da una straordinaria orchestra dal vivo, e la storia è di un'attualità sconcertante. E un cast potente che non fa rimpiagere quelli nativi di Broadway. Stiamo parlando di Chicago, il musical creato nel 1975 dal genio di Bob Fosse, che da oltre 20 anni fa il tutto esaurito a New York e che fino al 30 giugno scalderà tutte le sere il palco e la platea del Theatre Mogador con una messinscena e un adattamento top.

La storia, per chi non la conoscesse, racconta le vicessitudini di Roxie Hart, un'artista di cabaret che sale alla ribalta sulle cronache locali per aver ammazzato il suo amante. Siamo negli anni Venti, nella spregiudicata e corrotta Chicago. In prigione Roxie deve confrontarsi con Velma Kelly, anch'essa accusata di aver ucciso più amanti, ma soprattutto una favolosa cantante di jazz. Grazie all'avvocato Billy Flinn, le due donne troveranno la via della libertà e del successo. Una storia attualissima - che corre attorno al ruolo della giustizia corrotta, della stampa caprona e della "lotta" tra uomo e donna -  tempestata da musiche grandiose e da un ritmo incontenibile. Il Chicago di scena a Parigi non scontenterà nessuno; il finale è da standing ovation. E' ovvio, siamo a Parigi, il musical è stato tradotto ed è cantato e recitato in francese, ma le musiche originali sono talmente belle e l'arrangiamento e l'adattamento così ben fatti che non si rimpiange Broadway. Anzi, per una sera sembra di essere lì. Bravo.