Prima cosa: se si vuole andare a Thoiry per visitare il suo splendido Zoo è necessario prendersi una giornata intera. Arrivando già al mattino presto, non si uscirà che a sera tardi. Stanchi. Ma soddisfatti. Perché Thoiry non è soltanto uno Zoo, ma un insieme di attività tra il ludico e il pedagogico capaci di esaltare i bambini, ma anche i paleontologici in erba, e pure gli adulti. Lo Zoo si divide in due macro aree: la Riserva Africana e il Giardino Zoologico. Nella prima si può, anzi si deve obbligatoriamente, accedere in macchina. Il tour dura un'oretta circa (zebre permettendo che faranno di tutto per infilarsi nelle vostre auto in cerca di cibo) e guidando ad andatura lenta ci si potrà imbattere in elefanti, zebre, giraffe, camosci, ippopotami e pure montoni, lupi e piccoli orsi. Nel Giardino Zoologico la sosta dura non meno di 3/4 ore. E qui, stavolta camminando a piedi, ci si ritroverà faccia a faccia con leoni, tigri, ghepardi, ma anche lemuri, iene, tartarughe, ranocchie, scimmie, canguri, rinoceronti, serpenti, iguane, insetti, orsetti lavatori, panda rossi e chi più ne ha più ne metta. All'interno dello Zoo c'è anche un bellissimo labirinto in cui perdersi per lasciarsi trasportare in un mondo magico animato di animaletti misteriosi e di pericolosi leoni e una fattoria popolata da caprette dolcissime a cui si può dare da mangiare. Il Giardino Zoologico fino al 30 settembre ragala un'avventura in più: il DinoZoore, ovvero un percorso tra 16 dinosauri a grandezza naturale, tutti animati elettronicamente, che si muovono ed emettono suoni paurosi. Al termine di questo percorso ad attendere i bambini ci sarà una grande vasca di sabbia in cui poter ritrovare ossa e reperti archeologici e una tenda di teletrasporto virtuale che, grazie a nuove tecnologie di realtà virtuale, consentirà un viaggio nel tempo a contatto con feroci predatori del passato.

E al termine della visita, se si avrà ancora la forza, giusto accanto all'entrata del Giardino Zoologico c'è il Castello di Thoiry, ancora per metà abitato dai suoi proprietari: una bellissima casa di vacanza francese visitabile al primo piano. Furono proprio i suoi proprietari che nel 1968 importarono dall'Africa i primi leoni per dare vita a quello che sarebbe stato il primo Safari europeo della storia.