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Centre Pompidou
Audace, sperimentale, coloratissimo, precursore del cubismo. Nel decennio 1904-1914 André Derain ha lasciato un segno pittorico fondamentale. E la splendida mostra al Pompidou ne ripercorre il tocco
Lunedì, 29 Gennaio, 2018 - 11:00

Il primo decennio della sua carriera - quello che va dal 1904 al 1914 - è stato fondamentale per la storia della pittura del Novecento: intrecciando un dialogo serrato con Vlaminck, Matisse, Braque e Picasso André Derain con le sue opere ha giocato un ruolo fondamentale nella fioritura delle due grandi avanguardie dell'inizio del XX secolo: il fauvismo e il cubismo. Alla sua morte, avvenuta nel 1954, Derain ha lasciato un'opera complessa, ricca e paradossale, a volte sperimentale e audace, marcata dall'esempio dei maetri passati.

Il Centre Pompidou di Parigi in una mostra bellissima che rimarrà nelle sue sale fino al 29 gennaio 2018, espone tutte le opere che Derain ha dipinto e creato nel decennio magico della sua carriera: più di 70 quadri, numerose sculture, disegni, appunti e ceramiche; più archivi inediti, sculture africane, stampe, scritti e pure fotografie. La mostra, oltre a essere audace e coloratissima, non soltanto è fondamentale per rispolverare nella bacheca dei ricordi le opere bellissime di Derain, ma anche per cogliere le basi di questo periodo decisivo della pittura che dal fauvismo passa attraverso il cubismo per arrivare fino al realismo magico. In mostra alcune delle opere più belle e rappresentative di Derain: a cominciare da La Danse (1906), in cui s'intravede il diaologo con Matisse, e la splendida serie dedicata a Les Baigneuses, in cui si risentono gli echi di Cezanne e Gauguin. Fino a La Chasse, sua ultima opera impregnata di malinconia ed emblematica del realismo magico, dipinta durante la Seconda Guerra mondiale e che rappresenta l'allegoria di un passato mitico. La mostra permette di sfogliare un ideale libro di storia dell'arte del Novecento, lasciando a volte attoniti per gli echi e i riferimenti culturali e artistici di cui è impregnata. Un mai più senza delle feste parigine di fine anno. Per amanti dell'arte.

Perchè andarci: 

Per un tête-à-tête con la pittura degli inizi del XX° secolo.

Segni particolari: 

Coloratissimo.

Con chi andare: 

Con gli amanti del bello.

Vietato a: 

Con chi non sa dialogare con l'arte.

Colpo di fulmine: 

Il dialogo pittorico tra Derain, Matisse, Cézanne e Picasso.

Questo proprio no: 

Le mostre del Centre Pompidou durano troppo poco.

Vicino cosa c'è: 

Il Marais, Les Halles, la Senna, insomma una bella fetta di Parigi.

Info: 

André Derain, 1904-1914, La Décennie Radicale. Al Centre Pompidou fino al 29 gennaio 2018. Aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 11 alle 21. Il giovedì aperto fino alle 23. Ingresso a 14 e 11 euro, gratuito per i minori di anni 18. Tel: 0144781233; www.centrepompidou.fr