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Carla Bianchi / Migrando
Humor italiano in salsa francese per un tema scottante: quello della migrazione. Carla Bianchi torna sul palco fino a dicembre col suo Migrando, monologo poetico e toccante. Da vedere e rivedere.

Di Carla Bianchi abbiamo già parlato più volte. Del resto è una scoperta continua. E anche i parigini se ne stanno accorgendo. L'anno scorso aveva conquistato la scena con il suo primo one woman show dal titolo Un amour de la France à ma sauce italienne: uno spettacolo di appena un'ora in cui tutti i cliché degli italiani che vivono in Francia venivano srotolati e poi deflagrati sul palco senza cadere mai nella banalità. Dal bidet alla carbonara, dall'umore nero dei francesi alla stravaganza di un pole emploi che funziona era tutta una passerella di gag. Non scontata, ma fluida. Carla Bianchi nei mesi scorsi è tornata a teatro con Migrando, uno spettacolo profondamente differente, sempre caratterizzato da uno humor tagliente e da un'intelligenza di alto livello: 60 minuti di monologo toccante ma anche divertente dedicato al tema attualissimo e iper delicato della migrazione con una voglia di riflessione preponderante, quasi un'esigenza di pancia. Il successo è stato tale che lo show dopo una piccolissima pausa riprende ora la sua programmazione: tutti i martedì alle ore 20, fino al 30 luglio (e poi da settembre) sul palco de La nouvelle Seine, splendido barcone proprio di fronte a Notre Dame.

Il pretesto da cui prende spunto lo show è molto semplice: in un villaggio ormai abbandonato dai giovani, con le scuole e i negozi chiusi e un futuro ormai incerto, sta per approdare un barcone con 50 migranti. Che fare? Il consiglio comunale del villaggio ha soltanto un'ora per decidere se accoglierli o mandarli via. Il sindaco fa allora appello a Maria Pistacchio, direttrice del Progetto Migrando: "Accogliere un migrante per rianimare un villaggio". Carla Bianchi nei panni verdissimi di Madame Pistacchio comincia allora a stendere a mano tutti i motivi per cui accogliere un migrante potrebbe essere una soluzione e non un ostacolo alla crescita di un paese. Nonostante chi la pensi in modo differente, nonostante i pregiudizi, nonostante l'ostilità personale. Prendendo spunto dall'esempio del sindaco di Riace Domenico Lucano, diventato il simbolo italiano dell'accoglienza per i migranti, e dopo una settimana la scorsa estate trascorsa a Caltagirone con i ragazzi dello Sprar locale (Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) Carla ha scritto e ideato uno spettacolo che fa riflettere e che pone questioni intime per tutti quelli che sono migranti nel mondo (a cominciare dagli italiani) e a quelli che non lo sono mai stati. Perché quello che sembra un problema non potrebbe invece essere una soluzione? Riuscirà Carla a far passare il voto in aula? La risposta, in scena. Andateci, vale il biglietto.

Perchè andarci: 

Perché intelligenza e humor fanno tutt'uno.

Segni particolari: 

Geniale.

Con chi andare: 

Con chi ama gli one woman show. Con chi ama Carla Bianchi e con chi ancora non la conosce.

Vietato a: 

Nessuno. Anche a chi la pensa diversamente in fatto di migranti.

Colpo di fulmine: 

La Bella Ciao live. Toccante e immaginifica.

Questo proprio no: 

Dopo solo un'oretta è già finito.

Vicino cosa c'è: 

Siete nel cuore della Parigi latina, perdersi per le sue stradine è un piacere. 

Info: 

Carla Bianchi in Migrando. La Nouvelle Seine Péniche. Péniche sur berge, face au 3 quai Montebello 75005 Paris. Tutti i martedì dal 17 settembre fino al 17 dicembre. Ore 21h30. Biglietti a 22 e 10 euro. www.lanouvelleseine.com