Quella del 2 maggio è una data davvero speciale per la cultura mondiale. Una data che unisce due eventi che trovano terreno comune: da un lato l'anniversario della morte di Leonardo da Vinci (2 maggio 1519 ad Amboise, nel maniero Clos Lucé nella Loira) e dall'altro la nascita 500 anni fa del meraviglioso Castello di Chambord, in piena Valle della Loira. Ed è proprio dal 2 maggio 2019 che prendono il via, in Francia, le celebrazioni dell'anno leonardesco e i festeggiamenti della storia di Chambord: un anno di ricordi, incontri e scambi culturali dedicati al Rinascimento europeo e alla figura del genio di Leonardo. 

Il 2019 celebra dunque il mezzo secolo dalla costruzione, nel 1519, del più grande castello della Renaissance nel mondo. Collocato sulla lista dei Monumenti storici in Francia nel 1840 allo stesso livello del Louvre o di Versailles, patrimonio mondiale dell’Unesco, Chambord è il più misterioso architettonicamente parlando del palazzi reali. I festeggiamenti per l'anniversario della sua costruzione vogliono offrire al pubblico una nuova chiave di lettura di Chambord esattamente com'era stata pensata dal suo fondatore François I e dall'architetto che lo ha concepito, ovvero Leonardo de Vinci. Per tutto il 2019, Chambord organizzerà mostre ed eventi dedicati ai suoi 500 anni: dal 26 maggio al 1° settembre 2019 prenderà corpo l'expo L’utopie à l’œuvre, la prima exposition mai realizzata a Chambord che ha come tema l'architettura del Castello e l'implicazione di Leonardo nell'elaborazione della piantina originale. La mostra si declina in due tempi: il primo è consacrato alla storia della costruzione di Chambord, il secondo immagina un Chambord incompiuto, un Chambord che avrebbe visto la sua costruzione proseguire nel XXI secolo. La mostra è eccezionale già nei suoi numeri: 2000 metri quadrati di superficie occupata, 150 opere in mostra provenienti da 34 collezioni internazionali, 18 progetti architettonici di università di 5 continenti e soprattutto la presenza di tre disegni originali del Codice atlantico di Leonardo da Vinci. 

Chambord oltra alla mostra temporanea offrirà ai suoi visitatori due nuovi restauri che ne aumenteranno il mito e la bellezza: il restauro e la doratura dei lanternons (che ne sottolineano la dimenisione onirica, di potere e meravigliosa di Chambord) e il decoro della Cour di Francesco I. Dopo la restaurazione dei suoi giardini à la française nel 2017, Chambord intende ricreare l'atmosfera reale che regnava all'interno del Castello all'epoca di François Ier. La restituzione dei decori dei mobili e dei tessuti di François I durante il suo ultimo soggiorno a Chambord nel 1545 e la restaurazione della camera del Re operano una trasformazione spettacolare della visita, tra approccio scientifico, estetico e didattico.  A oggi nessun altro decoro tessile della Renaissance era mai stato presentato in Francia.

I festeggiamenti per i 500 anni di Chambord si chiuderanno il 6 settembre 2019 con un grande spettacolo di musica e colori davanti al Castello.

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