E' uno dei pionieri dell'urban art. O della street art. E' talmente radicato nella città che le sue installazioni sembrano far parte del tessuto urbano. Senza mai dare fastidio. Anzi, suscitando divertimento in che le guarda. Lui è Invader e le sue opere - quasi tutte inedite - sono ora godibili al Musée en Herbe di Parigi fino al 3 settembre in quello che, più che una mostra, sembra un videogioco super succulento in cui a divertirsi non sono soltanto i bambini, ma anche tutti coloro che sono stati bambini e ragazzini alla fine degli anni Settanta e nei primi anni Ottanta. Si, perché le opere di Invader (piccoli pixel colorati che l'artista attacca sui muri della città di mezzo mondo) non fanno altro che riprodurre i personaggi dei videogiochi Pac Man e Space Invaders (1978). Tutto nella mostra è interattivo e ci si può davvero divertire, non solo giocando ai videogiochi di quegli anni messi nella prima sala, ma anche cercando i piccoli Invaders nascosti nelle tavole magnetiche sparpagliate lungo tutto il percorso della mostra. L'esposizione è interessante ancor di più a Parigi perché l'artista Invader è proprio parigino e camminando per le strade della città, soprattutto in quelle più trafficate, non sarà difficile imbattersi nei suoi mosaici coloratissimi (se si scarica l'applicazione Invader sul cellulare si potrà giocare a un gioco in cui partecipa il mondo intero: chi cattura più invaders per strada potrà scalare le classifiche mondiali). Il gioco è appena iniziato.